Sezione Archeologia
Le collezioni archeologiche comprendono reperti dalla preistoria all’Alto Medioevo tutti provenienti dal territorio del Sistema Museale. I nuclei più consistenti sono costituiti da materiali dell’età del Ferro, dell’età romana e longobarda.
ETÀ DEL BRONZO
I reperti provengono da rinvenimenti sporadici a Montecchio Maggiore (località Castelli e Monte Nero), Castelgomberto (Monte Castello) e Brendola. Si tratta principalmente di ceramiche che testimoniano le prime forme di insediamento e attività quotidiane.
ETÀ DEL FERRO
Materiali rinvenuti in villaggi con case seminterrate, tra cui spicca lo scavo del cimitero di Trissino, con case laboratorio databili tra il IV e il V secolo a.C. Reperti ceramici e metallici provengono anche dall’abitato e dalla necropoli di Montecchio Maggiore.
I CELTI
La necropoli della Gualiva (Montecchio Vicentino) ha restituito ricchi corredi funerari. Particolarmente notevoli sono le fibule, le armille, le collane, numerose armi e i raffinati ganci di cintura traforati, testimoni della cultura e dell’artigianato celtico.
ROMANIZZAZIONE
Reperti come lamine bronzee decorate, provenienti da Montecchio Maggiore (San Giacomo) e Brendola, testimoniano l’inizio della romanizzazione del territorio. Presenti anche oggetti di uso quotidiano da Montebello Vicentino.
ETÀ ROMANA
Le testimonianze più numerose provengono da insediamenti rustici e necropoli di Montecchio Maggiore, Arzignano e Altavilla. Di particolare rilievo: Necropoli di Carpane (IV sec. d.C.); Tomba del cavaliere di Cava Poscola (V sec. d.C., Arzignano); Necropoli di Alte Ceccato (II–III sec. d.C.)
ETÀ LONGOBARDA
Sepolture rinvenute a Montecchio Maggiore (Ospedale, S. Urbano), Arzignano, Castelgomberto e Monticello di Fara (Sarego). I corredi maschili comprendono preziosi elementi di cintura decorati ad agemina, spathe e scramasax; quelli femminili belle armille. Particolarmente eccezionale la sepoltura del cavaliere di Monticello di Fara, con ricco corredo funerario.
Sezione Scienze Naturali
Le collezioni naturalistiche, oltre a un primo nucleo di collezioni storiche, in particolare di inizio XX secolo costituite dal fondatore del museo Giuseppe Zannato, raccolgono oggi una vastissima sezione di reperti paleontologici. Tra questi, una delle più importanti collezioni europee di granchi fossili con migliaia di esemplari preparati e centinaia di olotipi e paratipi. A questa si affiancano, nello spirito della poliedrica curiosità scientifica del fondatore, diverse nuove raccolte botaniche, zoologiche, mineralogiche di grande rilevanza locale e internazionale provenienti da spedizioni scientifiche, progetti di citizen-science, donazioni e acquisizioni in costante aumento.
COLLEZIONI PALEONTOLOGICHE
Collezioni formate prevalentemente da esemplari di crostacei fossili provenienti in buona parte dalle rocce terziarie della provincia di Vicenza. Sono inoltre presenti anche altri campioni di località italiane e straniere utili per confronti o per l’esposizione didattica. Circa il 15% degli esemplari sono olotipi o paratipi di nuove specie o generi.
COLLEZIONI MINERALOGICHE
Collezioni prevalentemente costituite da campioni provenienti dal territorio vicentino. Sono inoltre presenti ambre di diverse provenienze, zeoliti delle Isole Faeroer e materiali petrografici.
COLLEZIONI BOTANICHE
Erbari relativi al territorio di Montecchio Maggiore e al Veneto. Alcuni erbari da spedizioni scientifiche extraeuropee; una collezione formata da calchi di funghi in gesso, funghi legnosi essiccati.
COLLEZIONI ZOOLOGICHE
Vertebrati tassidermizzati e montati, una buona parte provenienti dalla collezione storica Zannato di inizio XX secolo; altre collezioni comprendono principalmente uccelli tassidermizzati e montati su piedistallo della fauna italiana e secondariamente mammiferi e alcuni rettili dell’area europea.
COLLEZIONI ENTOMOLOGICHE
Varie scatole entomologiche di diversi ordini di insetti, pertinente al Veneto e una parte di aree esotiche. Principalmente mantodei (in alcool e a secco) e esemplari di altri ordini, soprattutto lepidotteri, ortotteri e coleotteri. Sono presenti olotipi e paratipi.
COLLEZIONI OSTEOLOGICHE
Collezioni osteologiche, principalmente di crani di mammiferi locali ed esotici e qualche scheletro di uccello o rettile.